RITRATTI/ Apertamente Apicoltura

Specie vitali per l’ecosistema, sono anche tra quelle più a rischio, minacciate da diversi fattori e dalla mano dell’uomo. Per questo dal 2018 è nata una World Bee Day, in programma ogni 20 maggio, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione e della salvaguardia di questi preziosi insetti. Martina Fava ed Elisa Signorini, due giovani donne di Parma innamorate delle api hanno dato vita, tre anni fa, ad Apertamente Apicoltura.Apicoltrici hobbiste, hanno una decina di arnie divise in tre postazioni diverse e stanno aiutando un ragazzo nella gestione delle sue prime arnie. “Vogliamo continuare a studiare questo meraviglioso mondo e vorremmo organizzare visite in apiario sia per gli adulti sia per i più piccoli. Sogniamo anche di aprire un laboratorio per la lavorazione dei diversi prodotti delle api. Le api sono una parte importante del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro. E se guardiamo al futuro è bene avere all’ordine del giorno la tutela della biodiversità e quindi anche la conservazione delle api. Per questo se ci si imbatte in uno sciame è opportuno chiamare un apicoltore che cercherà di dargli rifugio e NON ucciderlo!”.

Quando nasce la vostra attività e cosa vi ha spinto ad intraprendere questa avventura?

Abbiamo intrapreso il nostro viaggio nel mondo dell’apicoltura dopo aver ricevuto due battesimi differenti. Una di noi ha seguito un apicoltore dell’Alta Val Taro e ha comprato il suo primo nucleo mentre l’altra ha seguito le api del suo ragazzo nelle Marche. Dopo queste prime esperienze, tre anni fa, ci siamo ritrovate e abbiamo deciso di provare a vivere l’esperienza da apicoltrici.

Come si instaura un rapporto con le api?

Ci lascia travolgere per lo meno a noi è successo così! La prima ispezione di un’arnia è stata per entrambe un’esperienza sorprendente tanto che ci siamo subito appassionate a questo mondo. Siamo tornate a casa soprese ed incuriosite da come questo Super Organismo operi e riesca a funzionare così perfettamente. Ogni giorno che passa questo entusiasmo cresce così come la conoscenza delle api e di conseguenza la confidenza che si ha.

Avete mai avuto timore?

Le visite ai primi nuclei erano ogni volta un’avventura. L’annata 2019 è stata una delle peggiori negli ultimi anni, non auguriamo a nessun principiante apicoltore di gestire dei nuclei affamati che non hanno la possibilità di sfogarsi su fioriture. Una volta che si impara quando effettuare le visite e quando evitarle, quando sono indispensabili e quando possono essere rimandate, il timore passa.

Perché le api sono importanti?

La specie Apis Mellifera è importante tanto quanto potrebbe esserlo qualsiasi altra specie animale presente sul nostro pianeta terra. Certamente questo simpatico imenottero giallo e nero possiede tante qualità “speciali”: è un insetto sociale che costituisce una delle società animali più studiate ed ammirate; ancor più importante contribuisce a svolgere l’attività di impollinazione, processo che sta alla base della sopravvivenza di molte specie sulla Terra, uomo compreso. Ricordiamoci però che non è l’unica specie che svolge questa funzione, esistono infatti altri insetti impollinatori, animali come rettili, uccelli e persino molluschi che hanno lo stesso compito

Stanno morendo?

Le api domestiche non sono a rischio d’estinzione così come non lo sono i maiali. Attenzione però, questo non significa che le popolazioni allevate non siano soggette a grandi fattori stressogeni: le malattie, Varroa Destructor, gli agrofarmaci usati in agricoltura, il cambiamento climatico e del paesaggio. Del resto, anche insetti impollinatori diversi da Apis Mellifera sembrerebbero essere minacciati o già scomparsi a causa di fattori analoghi. Api e apicoltori stanno quindi affrontando grandi difficoltà e mutamenti. Per questo, gli appelli per la tutela degli insetti impollinatori, se fatti con correttezza di termini e attenzione a tutte le specie coinvolte, sono indubbiamente importanti così come la tutela delle varie sottospecie autoctone di Apis Mellifera, delle nicchie ecologiche in cui vivono e della biodiversità che da tutto questo ne consegue.

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