La poesia/ “Sul comodino ho due libri…”

Quella che vedi è la lettera che ho scritto

al mondo che mi circondava e che è rimasta

senza risposta da parte di quel mondo.

Contiene le notizie che mi ha dato

in via confidenziale la natura

maestosa e dolcissima:

cose di poco conto, fatti di tutti i giorni.

 

Devo affidare questo suo messaggio

a mani che rimangono al di fuori

del raggio dei miei occhi, ed in suo nome,

per amor suo vi prego,

cari concittadini di domani,

giudicate di me con tenerezza.

 

Emily Dickinson

Come un ospite che arriva all’improvviso

Ottantaquattro poesie nella libera versione di Renato Solmi

Quodlibet Storie – 2023

 

“Come si misura una vita? Può misurarsi in poesia, allo stesso modo in cui si contano le sillabe di un alessandrino? Cosa rimane di noi quando non ci siamo più?

Le Ombre bianche riprende da dove si era interrotto Le città di carta, raccontando la storia improbabile – quasi miracolosa – di come un’opera possa nascere anni dopo la scomparsa della sua autrice.

In queste pagine sensibili  e luminose, Dominique Fortier esplora, attraverso la poesia di Dickinson, il misterioso potere che i libri esercitano sulle nostre vite e sonda la natura fragile ma necessaria delle parole”.

Dominique Fortier – Le ombre bianche

Alter ego edizioni – 2023

 

 

Sul comodino ho due libri, uno di poesia e l’altro di prosa; due libri che sto leggendo in contemporanea, perchè sono uno a corollario dell’altro e si intrecciano, si scambiano emozioni, si capiscono e si amano.

Emily muore e da quel momento le sue poesie prendono vita nelle mani della sorella Lavinia, poi in quelle di una bambina, Millicent, che Emily, dopo averla intravista una volta soltanto, ha descritto come “quella curiosa bambina dagli occhi profondi, ogni giorno più oscuri”.

E allora ogni sera leggere una poesia della Dickinson e, subito dopo, un capitolo da Le ombre bianche è come aprire il cassetto in cui giacevano le 1800 poesie e addormentarsi tenendone una a caso fra le mani.