RITRATTI/ ANGELA ZANICHELLI
di Francesca Costi
Sociologa e femminista, Angela Zanichelli ha svolto il ruolo di assessora e di sindaca a Sorbolo, paese in cui tuttora risiede. Impegnata in attività di volontariato in diversi ambiti, dal culturale al sanitario, nel 2015 ha fondato l’associazione W4W (Women for Women).
Come è nata l’idea dell’associazione e di cosa si occupa?
“L’associazione è nata dal desiderio di un gruppo di amiche di impegnarsi a sostegno delle donne, soprattutto in tre ambiti principali: la violenza maschile che fa sempre male e arriva a uccidere; la lotta agli stereotipi di genere che imbrigliano entro gabbie che umiliano e sottraggono libertà; la cura del linguaggio che, concreto come una tagliola, può uccidere identità, affermazione, desiderio.”
Le donne cosa possono fare per disinnescare questi processi?
“Un primo e imprescindibile strumento che abbiamo è la sorellanza, un concetto splendido, assai spesso dimenticato, che deve unirci in tutte le battaglie comuni, senza barriere.”
Ci sono progetti in città che vanno in questa direzione?
“Oggi la nostra associazione collabora al progetto Casa delle donne di Parma, un’idea che già cammina su gambe solide, con svariate iniziative, in attesa che anche la casa vera e propria diventi realtà. Parma 2020+21, inoltre, è stata per noi e tante altre associazioni femminili del territorio – alcune provenienti da aree geografiche e culture anche molto diverse – un’occasione per lavorare insieme, avendo come unico obiettivo la ricerca e valorizzazione dei numerosi temi che ci uniscono.”
Nella lotta alle differenza di genere che ruolo ha la scuola?
“Questo è un filone a noi molto caro. Nel 2018 abbiamo avviato – in collaborazione con l’ASL e il Comune di Parma un percorso con alcune scuole superiori della città sul tema del rispetto e dell’accoglienza dell’altro/a: Like&Dislike, ciò che mi piace e ciò che non mi piace di te. Un’esperienza interessante che ha permesso ai ragazzi di esprimere attraverso l’immagine (foto, disegni e video) il proprio personale percorso di crescita e di accettazione di sé e degli altri.
In due parole, come vedi le donne di Parma nel prossimo futuro?
Faticosamente libere.”
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Francesca Costi, giornalista ed organizzatrice di eventi culturali. Amante dell’arte e del teatro, ha fatto delle sue più grandi passioni un lavoro.