
Ivana Manferdelli “La scrittura è un gioco appassionante”
vincitrice di premi letterari, QUATTORDICI libri pubblicati, quasi tutti per l’infanzia
Ha esordito nel 2019 con il primo libro L’ascensore disubbidiente, vincitore di un concorso letterario della casa editrice Giovanelli di Bologna. Oggi ha all’attivo ben 14 pubblicazioni, in gran parte dedicate all’infanzia.
Ivana Manferdelli forse non avrebbe mai immaginato di essere scrittrice, di vincere premi e partecipare a festival letterari. Per lei la scrittura è stata una scoperta casuale… ma lasciamo che sia lei a raccontarlo.
Ivana, da dove nasce la passione per la scrittura per l’infanzia?
“In realtà, lavorando in banca il mio era un lavoro molto distante dalla scrittura per bambini, tuttavia non così distante dalla scrittura, dato che la comunicazione è trasversale a qualsiasi attività, in banca e fuori. In alcune posizioni che ho ricoperto, penso al ruolo di addetta marketing o a quello di manager assistant, la comunicazione era fondamentale.
Quando ho smesso di lavorare, inizialmente mi sono dedicata alla casa, a sistemare tutte quelle cose che si trascurano quando si lavora. È stato in quel periodo che ho ritrovato alcune filastrocche scritte per mia figlia quando era piccola.
Ho iniziato a correggerle, a rimetterci mano. È cominciata così, per caso. Forse quella passione c’era già, solo che era rimasta sopita.”
Il tuo primo libro è uscito nel 2019. Poi non ti sei più fermata…
“Esatto. Ho vinto diversi concorsi e pubblicato con varie case editrici. Non solo narrativa per l’infanzia, ma anche poesie: alcuni miei testi sono stati inclusi in antologie nate dai premi letterari.
Recentemente un mio racconto per adulti, Affetti stabili, è stato selezionato per il libro Donne che raccontano storie. Il volume, che raccoglie 27 scrittrici, sta girando l’Italia in tour.
È un progetto bello, perché la scrittura femminile ha un suo modo unico di narrare e sentire. È speciale.”
Qual è il tuo rapporto con la scrittura?
“Mi rilassa.”
Come ti vengono le idee? Hai una tua tecnica, una scaletta?
“Non seguo schemi. Mi viene in mente un’idea un po’ stramba: se la racconto a un bambino o a una bambina e la trovano sensata, allora è quella giusta.”
Quando crei?
“Penso di notte e dimentico di giorno. Sto provando a prendere appunti per non perdere le idee notturne, che svaniscono come sogni.”
Cosa stai scrivendo in questo periodo?
“Sto lavorando a un racconto in cui le parole viaggiano in treno e formano frasi.”
Come si scrivono storie per i piccoli?
“Osservandoli. Prendendo spunto. Quando scrivo, immagino la faccia che farebbero. Ho seguito corsi di scrittura, anche uno specifico sul memoir. Ma penso che la creatività sia qualcosa che va oltre il pensiero logico.
Dovremmo tenercela stretta, introdurla sempre nella nostra vita, anche nei lavori meno creativi. Perché è un modo alternativo di ragionare che può fare la differenza ovunque.”
Hai uno scrittore o una scrittrice di riferimento?
“Adoro Gianni Rodari, per il suo modo di interpretare il mondo attraverso la fantasia.
Qualcuno ha detto che le mie filastrocche sono ‘rodariane’, e per me è un grande complimento.
Rodari diceva che a scuola si ride troppo poco, e che la fantasia è saper collegare due parole lontane che, in realtà, hanno qualcosa in comune.
È come nella vita: se incontro qualcuno identico a me, non imparo nulla. Ma se sto con una persona diversa, ricevo molto.”
Come reagiscono i bambini e le bambine durante i tuoi laboratori di improvvisazione teatrale?
“La loro spontaneità porta a reazioni meravigliose: vivaci, imprevedibili, a volte anche provocatorie.
Osservarli è un gioco che ti stupisce e ti regala spunti preziosi.
Qualche giorno fa, per fare un esempio, al supermercato, ho visto una bambina che correva scalza tra le corsie, aspettando che i genitori riempissero il carrello. A un certo punto è entrato un signore con un cane al guinzaglio.
Lei si è avvicinata, poi è tornata indietro, poi si è riavvicinata ancora…
In pochi minuti, quella testolina stava vivendo un piccolo viaggio emotivo: curiosità, timore, voglia di sperimentare.
È da queste osservazioni che nascono le mie storie: mettendomi nei loro panni.”
Il libro a cui sei più affezionata?
“L’Ascensore disubbidiente, il primo. Come con i figli, è quello che ti regala le prime emozioni.”
Come vivi il mondo dell’editoria?
“Finora ho trovato case editrici che hanno creduto nei miei scritti e con cui ho avuto un buon rapporto. Rifiuto le pubblicazioni a pagamento: non ho mai provato l’auto-pubblicazione, ma se un giorno dovessi scegliere, preferirei fare tutto da sola piuttosto che pagare per essere pubblicata.”
LIBRI DI IVANA MANFERDELLI PUBBLICATI FINO A MAGGIO 2025
L’ASCENSORE DISUBBIDIENTE |
non disponibile |
AIUTO I BOTTONI |
non disponibile |
LE FUSA IN COMPAGNIA |
non disponibile |
GIALLO PALLIDO |
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IL CALZINO CONFUSO |
non disponibile |
CON I MIEI OCCHI |
https://www.temperino-rosso-edizioni.com/catalogo-casa-editrice/con-i-miei-occhi |
FUORI TEMPO |
non disponibile |
IL VERME TRASLOCA |
non disponibile |
LA CONTESSA ARRUGGINITA |
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FALSA TESTIMONIANZA |
https://www.temperino-rosso-edizioni.com/catalogo-casa-editrice/falsa-testimonianza |
IL PRESIDE E’ BOCCIATO |
non disponibile |
IL CASTELLO SBILENCO |
https://www.temperino-rosso-edizioni.com/catalogo-casa-editrice/il-castello-sbilenco |
UN PATTUME DA FAVOLA |
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BEIGE VOMITO VERDE MANDARINO |
https://www.giovanelliedizioni.it/beige-vomito-verde-mandarino.html |
WRITTEN BY

Rosaria Frisina, giornalista, web editor e social media manager. Ha alle spalle un’esperienza ventennale nel mondo della comunicazione e dell’informazione, con particolare attenzione ai temi socio sanitari, collabora da freelance con testate e agenzie. Ama raccontare storie, la scrittura è la sua passione, l’informazione e la cura dei contenuti l’anima del suo lavoro.
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