Ilaria Capua: “La salute circolare è un modo di pensare”

“La salute circolare è un modo di pensare”. Così Ilaria Capua ha iniziato il suo discorso, in occasione della consegna del premio internazionale “Una Mimosa per l’ambiente” 2024, assegnatole dall’ADA, Associazione Donne Ambientaliste Parma.

Oggi voglio gettare semi di consapevolezza, mi basta poco, convincere il 20% di voi”, esordisce la nota virologa. Avvicinandosi al pubblico, scendendo dal palco, ha dato il via ad un dialogo incalzante, quasi senza fiato, di chi sa cosa significa comunicare e dover far passare certi messaggi, globali e locali allo stesso tempo, perché la differenza, ricorda la Capua, la facciamo anche nelle abitudini quotidiane, in casa, al lavoro, nel modo in cui viaggiamo, nel modo in cui mangiamo, ci curiamo, viviamo.

Aria, acqua, fuoco, terra. In un mondo chiuso, un pianeta dove siamo tutti interconnessi, dove niente ha una via di uscita, tutto torna e ci ricade addosso, influenzando la nostra salute. Con la pandemia apparentemente alle spalle, in realtà “un evento trasformazionale che ha messo un punto zero nelle nostre vite: non siamo più uguali, la pandemia ci ha cambiati e ha portato via tanta salute”.

Cambiamento climatico, inquinamento delle acque, incendi, controllo delle nascite, infezioni e antibiotico resistenza. “La Capua non è certo venuta a raccontare cose belle”, dice scherzando, ma non troppo. Lei che il “virus lo ha pagato caro”, ricorda al pubblico presente, non smette di raccontare quanto sia importante stare sempre in allerta, prevenire, cogliere gli allarmi già lanciati dall’OMS, come quello sull’incidenza altissima nel 2050 della mortalità correlata alle infezioni resistenti.

Ma la speranza c’è. “Quando ci siamo fermati per il lockdown – lancia un esempio -, l’aria è migliorata, vuol dire che non siamo ancora in una situazione irreversibile.”

Obiettivi di sostenibilità 2030 da non perdere di vista; big data come fonte di nuove informazioni; convergenza multidisciplinare, aldilà della dimensione biomedica della salute; capacità umane aumentate e digitalizzazione come risorse per lo sviluppo di progetti di citizen science; corretta comunicazione, per generare consapevolezza contro il negazionismo; ridefinire le priorità per riposizionarci. Alcune chiavi utili per svoltare.

E sul cambio stili di vita, un messaggio alle donne giunge quasi in chiusura, quando cita il progetto we tree nato dall’idea di tre donne. “Credo nell’empowerment femminile, credo che le donne possano davvero fare la differenza”.

Con lei al tavolo, il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli e Rosalba Lispi, presidente ADA, che ha assegnato la spilla d’oro a forma di rametto di mimosa a Ilaria Capua leggendo la motivazione del premio: “per aver saputo offrire con rigore scientifico un’opportunità unica di ripensare alla salute come sistema circolare tra uomo e ambiente”.

Puoi riascoltare il discorso di Ilaria Capua, cliccando sul video

 

 

Fotogallery di Fiammetta Mamoli

 

 

Il Premio Internazionale “UNA MIMOSA PER L’AMBIENTE”  viene assegnato annualmente in occasione dell’8 marzo ad una donna che si sia particolarmente distinta nella salvaguardia della natura e dell’ambiente.
Il Premio è andato a donne di grande prestigio che venendo a Parma in occasione della cerimonia di consegna della spilla d’oro a forma di rametto di mimosa hanno portato esperienze, ricchezza di pensiero ed impegno. Si tratta di importanti occasioni d’incontro e di crescita per tutti coloro che sono sensibili ai temi della natura e dell’ambiente.

 

Hanno ricevuto la MIMOSA D’ORO:

MANUELA CADRINGHER (1992)
GRAZIA FRANCESCATO (1993)
GIULIA MARIA MOZZONI CRESPI (1994)
LEA MASSARI (1995)
ELIANA FERIOLI E NICOLETTA SALVATORI (1996)
FRANCA ZANICHELLI (1997)
LICIA COLO’ (1998)
ISABELLA LATTES COIFMANN (1999)
ANNA GIORDANO (2000)
FABRIZIA PRATESI (2001)
LORENZA ZAMBON (2002)
MILENA GABANELLI (2003)
CLAUDIA PASQUALINI SALSA (2004)
MARGHERITA HACK (2005)
VITTORIA NUTI RONCHI (2006)
LIDIA SANGUINETTI (2006 Edizione straordinaria)
SILVANA CATIA BASTIOLI (2009)
ROSARIA JULIA BUTTERFLY HILL (2008)
GALASSI (2007)
CAPACCHIONE (2010)
VANDANA SHIVA (2010 Edizione straordinaria)
ISABELLA DALLA RAGIONE (2011)
LINDA SCHAILON (2012)
DANIELA DUCATO (2013)
IAIA PEDEΜΟΝΤΕ (2014)
MARIA CRISTINA FOSSI E LETIZIA MARSILI (2015)
ANNA MARSON (2016)
FLAVIA BUSTREO (2017)
BARBARA MAZZOLAI (2018)
PAOLA FAVERO (2019)
ΑΝΝΑ KAUBER (2022)
CHIARA MONTANARI (2023)
ILARIA CAPUA (2024)

 

WRITTEN BY

Rosaria Frisina, giornalista, web editor e social media manager. Lavora tra Parma e Milano, nel settore della comunicazione e del giornalismo sanitario. Ama raccontare storie, la scrittura è la sua passione, l’informazione e la cura dei contenuti l’anima del suo lavoro.

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