Dare valore all’unicità di ogni essere umano

Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’, proclamata  per la prima volta  dall’ ONU nel 1981 con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi che gravitano attorno alla disabilità, per sostenerne la piena inclusione in ogni ambito della vita e per allontanare da essa ogni forma di discriminazione e violenza.

Secondo la WHO (World Health Organisazion) nel report 2023, le persone con disabilità sono 1,3 miliardi nel mondo (il 16% della popolazione mondiale). Con questa definizione si condensano tante esistenze, e differenti esigenze specifiche. Tutte queste specificità si intrecciano nella necessità comune di essere considerate in primo luogo come persone e non nella loro disabilità.

Per fare questo è necessario sostenere ognuno nella propria dignità e nei suoi diritti fondamentali. È importante come ricorda la dichiarazione ONU del 2006, riuscire a considerare interventi personali che abbiano come obiettivo quello di dare valore all’unicità di ogni essere umano.  L’esistenza di ognuno è un’avventura che dura tutta una vita, piena di opportunità improvvise, errori compiuti, occasioni sprecate, incontri fatti o tragicamente mancati. Troppo spesso però per una persona disabile è una sfida ancora più difficile, che la vede costretta a vivere in condizioni d’isolamento sociale a causa di barriere strutturali, di assenza di servizi ma soprattutto per gli ancora diffusi pregiudizi.

Giornate come il 3 dicembre non sono la bacchetta magica che trasforma in realtà quello che è il sogno di vivere in comunità e città a misura di ognuno, ma possono e devono contribuire ad alzare il livello di conoscenza e di attenzione, ricordando che un impegno ancora più profondo deve essere profuso ogni giorno al fine di abbattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione che tutt’oggi esiste, attraverso progetti di  sensibilizzazione alla cittadinanza sulle tematiche della disabilità. Giornate come questa possono servire solo se portano al centro la dignità, l’autonomia, l’indipendenza, la libertà di scelta, la partecipazione e l’inclusione sociale, il rispetto e la valorizzazione delle differenze. In poche parole queste ricorrenze diventano utili nel momento in cui la disabilità viene vista come parte della diversità umana.

“In Anmic Parma ci occupiamo di promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, attraverso una consulenza a 360 gradi sul fronte delle tematiche relative all’invalidità civile e alla condizione di disabilità – afferma Emma Manghi, Consigliera Anmic Parma -. E’ la nostra anima tecnica, a cui si affianca un’anima sociale, con progettualità sul territorio, anche in rete con altre realtà del terzo settore o istituzionali. Per questo pensiamo che ricorrenze come il 3 dicembre siano importantissime ma che sia necessario non diventi una data sterile dove fare l’evento che nasce e finisce. Quello che ci auspichiamo è che sempre più realtà sul territorio prendano attivamente parte a questo impegno quotidiano che mettiamo nel creare una cultura d’inclusione che miri davvero a mettere la persona al centro. La strada è lunga ma con il contributo di ognuno potremo fare cose importanti.”

 

WRITTEN BY

 

Laura Boscaini, lavora come Controller di Qualità Alimentare. Impegnata come attivista  sui temi di disabilità e inclusione sociale e nella costruzione di una cultura inclusiva per tutti

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